Nel pannello di questa bellissima caminiera d'epoca e stile Napoleone III vediamo un graziosissimo e snello cestino in vimini (simbolo di bellezza e di semplicità famigliare..) circolato da rami d'ulivo (simboli di pace e serenità), il tutto su un felice giaciglio floreale (bellezza, profumi, benessere..). Che desiderare di più?
Vero, questa caminiera a pannello è nata, come tutte le sue sorelline, con le superfici "gessate" (il cui colore diventava, ben presto, un fantastico "bianco crema".. Poi, nel tempo, visto che la gessatura è arte andata in disuso e piuttosto costosa, via via che passava il tempo i successivi proprietari hanno "verniciato", magari in più strati, le stesse superfici.. Che fare, dunque, sverniciare il tutto perdendo parte (l'ultima) della sua originalità? Oppure lasciare le cose come stanno, magari ripulendo al massimo possibile le superfici attuali? Io propenndo per la seconda ipotesi, in fondo anche noi umani ci accettiamo per quello che siamo, e qualche ruga, qualche segno del tempo e del nostro vissuto, a volte ci fa piacere, perchè cancellarlo? Non sarebbe un pentirsi di quanto fatto nella nostra vita? Meglio, credo, andar fieri e di nulla vergognarsi, in specie di qualche inevitabile e dignitosa ruga.
Provenienza Parigi, 1860-80, ottima conservazione generale, specchio d'origine
